Biogas

Nell’ambito della sostenibilità ambientale l’azienda ha aderito al piano promosso dal Governo nelle energie rinnovabili e, si è dotata dal 2010, di due impianti a biogas che producono energia elettrica da sottoprodotti derivati dall’attività zootecnica, come gli effluenti e gli scarti dell’alimentazione, e da biomasse dedicate. Dalla fermentazione in assenza di ossigeno del substrato presente nei digestori viene prodotto il biogas che è una miscela di gas composto per circa il 50% da metano. Questa miscela di gas una volta raffreddata e deumidificata viene inviata ed utilizzata da due cogeneratori che azionando delle dinamo a loro collegate producono energia elettrica la quale, una volta trasformata in alta tensione, viene immessa nella rete elettrica nazionale. I due impianti, che generano al giorno 39 MW lordi di elettricità, sono denominati “in isola” in quanto tutta l’energia elettrica e termica necessaria per il funzionamento sia meccanico che biologico è in autoconsumo, in quanto parte dell’energia elettrica prodotto viene riutilizzata.

Il substrato in fermentazione, denominato digestato, una volta esaurito il potenziale metanigeno viene espulso dall’ultimo digestore e subisce una separazione meccanica e viene suddiviso in frazione solida e liquida. La parte solida, inodore e con un alto potere assorbente viene riutilizzata come lettiera per le bovine da latte. La parte liquida viene utilizzata come concime in campagna. Gli impianti a biogas, oltre ad essere un modello virtuoso di economia circolare, portano all’ambiente vantaggi come la riduzione in atmosfera del metano prodotto naturalmente dalle deiezioni dei bovini e contribuisce a sostenere lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile in quanto utilizzando il digestato si favorisce il miglioramento della fertilità del suolo con la conseguente riduzione dell’uso di prodotti chimici.