Vieni a fotografare i mandorli in fiore – Sabato 26 Marzo dalle 10 alle 16

Esplodono a Maccarese i colori del più esteso mandorleto d’Italia, e per la prima volta, per celebrare la fioritura, l’azienda agricola Maccarese SpA apre le sue porte a tutti i visitatori, sabato prossimo 26 marzo, del suo primo mandorleto in viale Castel San Giorgio a Maccarese, sulla direttrice di Fregene, con l’evento, gratuito, “Vieni a fotografare i mandorli in fiore”. Dalle 10 alle 16 appassionati della natura, con le macchine fotografiche e telefonini, potranno passeggiare tra le colture ed ammirare da vicino le sfumature cromatiche che lo “spettacolo” naturale potrà offrire. Sarà anche allestito un laboratorio per bambini. 

A Maccarese sono stati piantati dal 2019 finora 120 ettari col sistema superintensivo per un totale di 220 mila piante ed entro fine anno si arriverà a 160 ettari. Con questi numeri, quello di Maccarese è considerato il più esteso mandorleto a livello nazionale . “Apriremo il primo lotto di 33 ettari che è completamente in fiore. Con questa iniziativa vogliamo contribuire ad alleviare il turbamento della comunità derivato da 2 anni di pandemia e ora l’inquietudine per la guerra”, sottolinea l’amministratore delegato Claudio Destro. Per il progetto avviato dalla società agricola Maccarese Spa sul territorio di Fiumicino, ad Agosto si prevede infatti la prima raccolta della coltura iniziata nel 2019 e che “porterà a diminuire la CO2 per quasi 170 tonnellate”, sottolinea l’azienda. Obiettivo complessivo piantare 220mila mandorli per la produzione di frutta secca: “Questo è anche il nostro contributo al benessere del pianeta e di chi lo abita”, sottolinea l’azienda. Le mandorle sono una coltura che negli anni è andata in disuso, tanto che ora l’Italia importa circa 30 mila tonnellate di mandorle sgusciate perché non riesce a coprirne il fabbisogno nazionale. A cavallo tra le due guerre però, il Belpaese era il maggior produttore mondiale di mandorle. E Nel 2019 l’azienda agricola, con oltre 3.200 ettari, accanto alla produzione di latte, ha avviato la coltivazione su primi 40 ettari di mandorleto con sistema di allevamento superintensivo (2.200 piante per ettaro). Dopo i primi test, la coltura più performante, quindi in grado di rispondere meglio ai ritorni di freddo, è stata rappresentata da Avijor, varietà che presenta una fioritura tardiva. Altri 40 ettari sono stati attivati da ottobre 2020, fino ad arrivare agli attuali 120. Tra gli altri obiettivi, anche la realizzazione dell’essiccatoio e di un impianto di trasformazione, in modo da offrire 2.300 quintali l’anno di mandorle già sgusciate. Per l’evento sarà predisposto il parcheggio per le auto.